I 15 anni di Yahoo! Le dichiarazioni del CEO Carol Bartz.

Quindici anni fa, due studenti della Stanford University (Palo Alto, California), David Filo e Jerry Yang, fondavano Yahoo!, motore di ricerca che nel corso degli anni si sarebbe evoluto, integrando al suo interno diversi servizi aggiuntivi, rivolti sia al business sia al mondoconsumer, fino a diventare ciò che è oggi (un portale tradotto in 20 lingue e localizzato in 25 nazioni).

Yahoo!, grazie alla propria tecnologia innovativa, all’offerta di esperienze e contenuti coinvolgenti, richiama centinaia di milioni di utenti ogni mese, ed è una delle destinazioni Internet più trafficate nonché  la principale online media company. La vision di Yahoo! è essere al centro della vita online delle persone, proponendo Internet experience rilevanti e significative per gli utenti. Yahoo! ha sede a Sunnyvale, in California.

Una società che ha vissuto nel tempo alti e bassi, a causa soprattutto della concorrenza vincente di Google, e che, circa un anno fa, ha rischiato di essere acquisita per intero da Microsoft. Un tira e molla durato un paio di mesi, poi il nulla di fatto, poi ancora – e siamo a un paio di settimane fa – un’importante partnership con la stessa casa di Redmond.

In occasione della conferenza stampa convocata per il 15° anniversario, a Sunnyvale, Carol Bartz, attuale Ceo dell’azienda, indirizza qualche frecciatina alla gestione di chi l’ha preceduta (il co-fondatore Jerry Yang), dichiarando serenamente che Yahoo!, ai tempi delle proposte avanzate da Microsoft, andava (forse) venduta. Quei 36 miliardi di dollari, o giù di lì, insomma, non dovevano essere rifiutati.
Alla luce inoltre del recente accordo con la società di Redmond, Bartz separa nettamente Yahoo! da Google, due aziende che a suoi dire sono ormai differenti, muovendosi su terreni diversi e puntando a risultati differenti.
Yahoo! non va più considerata un motore di ricerca (il cui compito è ormai affidato a Bing di Microsoft), ma una media company, con attitudine sempre crescente al social networking.
Terreno anche questo spinoso, visto il dominio incontrastato su scala globale di Facebook, il cui nome, stando alle ultime statistiche, ha superato in popolarità quello di Yahoo!.

La Ad si mostra inoltre cauta sulle iniziative future volte ad aumentare il traffico sulla rete Yahoo!, definendo quello attuale sufficiente agli scopi e alle necessità aziendali.
La guerra per attrarre nuovi utenti è troppo costosa“, ha affermato Bartz, mostrando qualche dubbio e preoccupazione a proposito delle ultime vicissitudini di Google in tema di privacy, con esplicito riferimento all’epilogo giudiziario milanese degli ultimi giorni.
Conclude riprendendo il discorso sulla mancata vendita, assicurando che di fronte ad altre proposte allettanti, la sua società non scarterà a priori alcun tipo di soluzione.

Source: pcworld.it